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“L’azione scaturisce non dal pensiero, ma dalla preparazione alla responsabilità”

 

Dietrich Bonhoeffer

Teologo luterano tedesco

I NOSTRI VOLONTARI

Essere volontario significa essere protagonisti del bene dell’altro.

Crediamo che sia un moto di dono, di gratuità, di azione che va verso l’altro per il bene di tutti, l'azione volontaria nasce dalla consapevolezza di essere e sentirsi corresponsabili per i destini degli altri.

Il nostro volontariato ha in sé una forza che desidera cambiare la società, trasformandola in comunità riconosciuta per nome, per la sua unicità e dignità.

Il volontario Aurlindin deve prima di tutto aver lavorato su se stesso e aver trasformato i suoi limiti in punti di forza, le sue ombre in punti di luce.

Solo dopo essere passato da se stesso potrà attraversare le proprie esperienze e andare incontro all’altro.

Molteplici sono i rami in cui si snoda la sua azione. 

 

Al primo punto c’è il desiderio di istituire il culto della morte che in Italia, come in altri paesi, ha lasciato il posto alla paura e all’omertà.

Comprendere e prepararsi alla morte significa definirla trapasso e in qualche modo trasformarla da “macabra” strada senza uscita a “giocoso” passaggio di luce.

Prepararsi al trapasso significa comprendere il senso della vita e reimpostare la vita ristabilendo i giusti valori.

tenersi per mano
Mani confortanti

L’accompagnamento al trapasso è una fase molto delicata ed importante della vita di un uomo.

È un passaggio e questo passaggio deve essere sostenuto nell’unità del corpo, della mente e dello Spirito. L’elaborazione del lutto è l’aiuto che viene offerto a chi ha già vissuto una perdita ma ha bisogno di comprenderla, farla sua per andare oltre.

Chi desidera divenire operatore volontario Aurlindin deve aver sentito “la chiamata interiore” perché solo quando si sente la chiamata si è certi che si desidera realmente iniziare un percorso interiore.

È necessario questo tipo di percorso perché a volte andiamo a porgere la mano ad un uomo che ha bisogno di passare “attraverso di noi” per trovare la via del trapasso e noi a volte potremmo essere la porta che sta cercando, la mano amica da stringere, lo sguardo nel quale perdersi per ritrovarsi nell’aldilà.

Significa aver lavorato e avere compreso la morte come evento fisico e il trapasso come via spirituale.

PERCORSO DI FORMAZIONE

CRITERI DI AMMISSIBILITA’

Per essere ammessi al percorso formativo è necessario:

• condividere gli obiettivi e le finalità dell’associazione Aurlindin 

• possedere qualità e caratteristiche di idoneità al servizio

• aver sostenuto la valutazione iniziale tramite colloquio per concertare insieme agli operatori quale sia l’area di intervento più idonea.

QUALE ITER PRIMA DI DIVENIRE VOLONTARI AURLINDIN

• colloquio conoscitivo

• corso di formazione per moduli e laboratori

• selezione per verificare le motivazioni e le attitudini, la capacità di lavorare in gruppo e di collaborare con le varie equipe formate

• tirocinio: l’aspirante volontario viene affiancato a uno o più volontari già attivi ed esperti che lo aiutino a comprendere praticamente la missione dell’associazione e costituiscano un riferimento per le sue necessità.

QUALE ITER DOPO E DURANTE IL PERCORSO

• gruppi di formazione e verifica con gli operatori specifici per disciplina: il volontario si trova accomunato con altri soggetti nelle motivazioni, nei metodi e negli obiettivi. Questi diventano così più chiari e condivisi in modo tale da rispondere agli interessi dei singoli o dell’intera associazione.

• gruppi di ascolto con tutor: la supervisione permette l’analisi dei vissuti e l’elaborazione corretta delle emozioni in modo tale da ridurre la possibilità che lo stress provato durante l’attività sia fonte di malessere e disagio per il volontario stesso.

• corsi e attività di formazione permanente: per favorire l’atteggiamento e la verifica degli obiettivi oltre che a rimotivare i volontari ad acquisire e perfezionare le abilità necessarie a svolgere il proprio compito, ribadendo il significato e il valore delle regole e dei compiti.

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